Come far dormire i bambini nella loro cameretta

Cameretta bambine

Dopo aver dormito nei primi anni nel box per bambini arriva il momento in cui vostro figlio dovrà dormire da solo e ovviamente non è detto che sarà un’operazione semplice.

Però dare modo al piccolo di prendere confidenza con la sua nuova cameretta o insegnargli a condividerla con i fratellini è una fase importante dello sviluppo del bambino che va affrontata nel modo migliore. Il bimbo imparerà ad essere più autonomo ed a percepirsi come individuo e non come un tutt’uno con mamma e papà. Questi ultimi, dal canto loro, potranno finalmente godere di un po’ di privacy e rinsaldare ulteriormente i legami di coppia.

Individuare il momento giusto

Insegnare al bambino a dormire da solo nella sua cameretta è un passaggio necessario per la crescita. Questo step va affrontato quando si verificano determinate condizioni. Ricordiamoci che per il bambino, condividere la stanza con i suoi adulti preferiti significa vivere un senso di profonda serenità. Questo vuol dire dar modo al proprio bambino di rafforzare la sua autostima e di crescere sicuro di sé. Il distacco, ad un certo punto, è però necessario.

Tale momento, è chiaro, non arriva per tutti alla stessa età. C’è chi può sopportare questa sorta di separazione forzata prima e c’è chi necessita di un po’ di tempo. L’importante è agire comunque con criterio. Inutile forzare il bambino a dormire nella sua cameretta dicendogli che è ormai diventato troppo grande per stare con mamma e papà. Gli si trasmetterebbe l’idea di un amore genitoriale condizionato all’età.

Meglio allora giocare un po’ d’astuzia e, quando si intuisce che bene o male il momento è quello giusto, iniziare a stuzzicare la curiosità del bambino. Provate a parlare di una zona nanna in cui poter tenere tanti giochi che non entrerebbero in camera da letto, coinvolgete il piccolo nella scelta dei mobili.

Consigli per convincerli

Per esempio utilizzando dei materiali di riciclo potreste realizzare un lettino Montessori fai da te. A questa pagina www.mestieremamma.it/bambini/lettino-montessori-fai-da-te potrete vedere le foto di chi l’ha già fatto e leggere le istruzioni per fare altrettanto. In questo modo il coinvolgimento di vostro figlio è assicurato, avrete svolto un’attività insieme e avrete ottenuto qualcosa di entusiasmante e appagante per entrambi.

Comprare una cameretta che possa sfruttare anche da grande non è quasi mai una buona soluzione. Il piccolo ha bisogno di vivere, giocare e dormire in un posto allegro. Considerate l’idea di lenzuola, piumoni o tende in cui siano ben visibili le stampe dei loro anime preferiti. Personaggi Marvel, cartoni Warner Bros o Disney oppure ancora semplici e teneri Pets potrebbero darvi un grosso supporto in questa fase), luminoso (sì alle lucine da notte) e rassicurante. A questo scopo tornano utili i pupazzi preferiti dai piccoli o la creazione di rituali come la lettura di una fiaba o la pratica delle preghierine serali.

 

A facilitarvi l’impresa potrebbe intervenire la presenza di un fratellino o di una sorellina di età molto simile. Per evitare problemi e per dare ai piccoli un appiglio psicologico, potreste decidere di spostarli contemporaneamente nella loro nuova stanzetta. Condivideranno così un momento fondamentale della loro vita, impareranno a vivere meglio il loro rapporto, rinsalderanno il loro legame affettivo e possibilmente saranno un po’ meno traumatizzati da questo cambiamento.

Non dimenticatevi che il bambino non ragiona come un adulto e non ha le vostre medesime esigenze. Nel momento in cui, sporadicamente sia chiaro, ne avrà necessità non esitate quindi ad accoglierlo nel lettone!

Gli errori più diffusi

Attenzione a non cadere vittima di quelle leggerezze che spesso rendono davvero molto difficoltoso il momento del passaggio nella cameretta personale. Innanzitutto questo step deve avvenire in un periodo non sospetto, lontano cioè dal momento in cui potrebbe nascere un fratellino o una sorellina.

Per tutto quello che abbiamo già detto, il passaggio nella nuova stanza potrebbe risultare già di per sé un filino traumatico ed associarlo all’arrivo di un nuovo membro della famiglia non farebbe che accentuare il problema. Il bimbo penserebbe infatti che mamma e papà preferiscano l’altro figlio, cosa che renderebbe i rapporti tra i fratellini un po’ tesi dato che il più grande potrebbe diventare geloso del più piccolo e comportarsi con questo in maniera poco consona se non addirittura pericolosa.

Attenzione a non prendere questa decisione se il bambino vive una fase agitata della sua vita (magari si sveglia di continuo perché ha spesso degli incubi), se si trova ad affrontare già altri grossi cambiamenti (per esempio il primo giorno di scuola, il divorzio dei genitori, la morte di un nonno e così via) o se il momento non è esattamente quello giusto.